Commentario abbreviato:Esodo 9:3Capitolo 9 La mortalità del bestiame Es 9:1-7 La piaga delle ulceri e pustole Es 9:8-12 La minaccia della piaga della grandine Es 9:13-21 La venuta della piaga della grandine Es 9:22-35Versetti 1-7 Dio avrebbe liberato Israele, Faraone si opponeva ed ecco la prova dell'adempimento della parola. La mano del Signore si pose immediatamente sugli animali, molti dei quali, di tutti i generi, morirono a causa di una strana mortalità. Questo fece subire molte perdite ai proprietari: come essi resero povero Israele, così Dio li rende adesso poveri. C'è la mano di Dio anche nella malattia e nella morte delle bestie, poiché perfino un passero non cade a terra senza la volontà del Padre nostro. Nessun animale degli Israeliti perì; il Signore lo proteggeva. Il bestiame degli Egiziani fu colpito perché gli egiziani lo adoravano. Ciò di cui ci facciamo un idolo sarà proprio Dio a privarcene. Questo orgoglioso e crudele tiranno oppressore fu usato come esempio dal giudice giusto dell'universo. Coloro che sono puniti per quello che essi meritano non possono avere alcun motivo di lamentarsi. La durezza del cuore è quello stato d'animo non scosso da nessuna minaccia, né promessa, né giudizio, né misericordia. La coscienza addormentata e il cuore colmo d'orgoglio e di presunzione rafforzano l'incredulità e la disobbedienza. Questo stato d'animo è chiamato anche cuore di pietra. Molto diverso è il cuore di carne, il cuore rotto e contrito. I peccatori devono esclusivamente incolpare se stessi per quell'orgoglio e per la mancanza d'amore con cui abusano della generosità e della pazienza di Dio. Talvolta il Signore indurisce i cuori degli uomini come punizione per peccati precedenti. Riferimenti incrociati:Esodo 9:3Dimensione testo: |